UN INSOLITO TRIO AGGHINDATO D'ALBA SPINA

Chissà se esiste un fiore che può non essere più o meno facilmente confuso con un altro... immagino di no, se non da un botanico o da qualche super appassionato, attento ai dettagli e con ottima memoria. Io sono solo una smemorata curiosa, quindi non mi resta che spendere un sacco di tempo ogni volta che una pianticina m'incuriosisce, spulciando tra fotografie e informazioni su immani quantità di generi, famiglie, specie, varietà...


Stavolta ho provato a districarmi tra due generi della famiglia delle Rosaceae, il Crataegus (comunemente detto biancospino a cui, magari non lo sapete, appartengono diverse specie e varietà) e la Pyracantha (comunemente detta agazzino).
Il biancospino è quello a cui mi sono originariamente ispirata mentre l'agazzino è quello che credevo biancospino e che invece, avvicinandomi per fotografarlo, mi ha lasciata perplessa: le foglie non erano affatto quelle che avevo visto per il web e sui libriccini di erboristeria! Ovviamente mi sono incuriosita ed ho così scoperto che in quell'angolo del giardino di papà vive una Pyracantha.


Potrei anche essere dispiaciuta di non aver potuto fare la fotografia che speravo invece sono contenta: ho scoperto una nuova briciola di flora deliziosa e l'ho scoperta appena in tempo, agli sgoccioli della fioritura, infatti molti dei corimbi (il tipo di struttura delle infiorescenze di queste piante) erano almeno in parte già sfioriti.


Ma il mio curiosare s'è concentrato sul Crataegus: questo è il nome latino usato in botanica e dovrebbe (non fidatevi ciecamente, non sono una linguista, ho solo curiosato un po'!) derivare dal greco, infatti biancospino corrisponde a κραταιγος (krataigos) ed originerebbe κρατο (krato) che indica robustezza, quella dei rami o forse anche quella dei suoi effetti corroboranti: sono conosciutissimi quelli sull'apparato circolatorio ed ho trovato alcuni riferimenti etimologici che abbinano "forza" a "capra", nel senso di animale che si rinvigorirebbe grazie alla pianta.
Ho letto anche che "crataegon" potrebbe essere un antico nome sia del biancospino che del cuore, inteso come cratere che contiene e sprigiona la lava/sangue e quindi anche adatto ad indicare la pianta, per i suoi benefici. Etimologia attendibile? Non so ma l'ho trovata affascinante e allora ve la racconto come chiacchiera curiosa.
Il nome con cui mi pare maggiormente indicato nell'antica Roma è però alba spina (spina bianca) ed era consacrato a Flora, dea primaverile ed a Maia, dea "maggiolina", ruolo che evidentemente, nel cristianesimo, è stato reinterpretato dalla Madonna.
Anche i celti onoravano il biancospino in quel mese che però si svolgeva tra le odierne metà di maggio e giugno.

Sono stata ispirata da questa pianta qualche settimana fa, curiosando per libri (e non per averla vista fiorita durante qualche passeggiata), è quindi stata una piacevole sorpresa notare d'aver scelto il periodo perfetto in cui dedicarle la mia attenzione, la mia manualità e la mia fantasia.


Per ringraziarmi, le divinità "maggioline" mi hanno ripagata con addirittura tre ispirazioni! Ho iniziato a creare pensando ad una decorazione da appendere o segnalibro, il resto dell'insolita "parure" non era in progetto. Il primo a spuntare a sorpresa è stato il ciondolo: in origine era solo un quadratino su cui provare a pirografare le nuove idee decorative ma alla fine non sembrava affatto un disordinato scarabocchio di prova ed ho voluto trovare il modo di renderlo un oggetto prezioso. Poi mi sono ricordata di un sacchettino di monachelle comprate qualche tempo fa e gli orecchini sono stati un'irresistibile tentazione.

Che ricchezza di piccole cose: novità artistiche, curiosità, sorprese e soddisfazioni... dopo avervele mostrate e raccontate non mi resta che salutarvi, dandovi l'arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!

Anna

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Commenti

  1. Complimenti per l'approfondita dissertazione botanica ma soprattutto per i graziosi prodotti della tua manualità con il pirografo.

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    1. Ciao Krilù, che bello vederti gironzolare per blog!
      Grazie per i complimenti, sono orgogliosa dei risultati artistici e spero che le dissertazioni botaniche siano comprensibili ed interessanti per chi passa di qua: sono argomenti e linguaggi che m'incuriosiscono ma mi sono estranei e quindi non è affatto facile raccontare quel che scopro anche se... mi diverto un sacco!
      Baci e abbracci, a presto!

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  2. I miei complimenti per la tua nuova creazione.
    Saluti a presto.

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  3. Veramente delle vere ricchezze,io ho un falso biancospino, ma quando ho letto catregon che io impropriamente chiamavo catregus, mi si è aperto uno dei pochi neuroni rimasti
    Le tue creazioni sono sempre deliziose, ma questo meraviglioso ciondolo fa invidia , stessa cosa per i bellissimi orecchini.
    una dolce serata e un bacio speciale

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    1. Nellina mi sa che le mie chiacchiere ti hanno confusa ancora di più!

      Crataegus (e non crataegon, che è forse un antico nome) è il nome botanico attuale del biancospino!
      Se il tuo è "falso biancospino" potrebbe essere l'altra pianta che cito, in caso si chiama Pyracantha, comunemente detta Agazzino.

      Spero d'essere stata più chiara col riassunto, mondo complesso quello della flora, in un attimo ci si perde... baci e buona settimana!

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    2. P.S. Nella, quando vuoi farti un regalo non esitare a contattarmi: su commissione faccio "di tutto"! Oppure passa più avanti a curiosare anche sullo shop: questi sono i primi esperimenti di bigiotteria ma conto di aggiungerla alla vetrina! Se non in estate (col caldo la pirografia è un po' accantonata) subito dopo! ;-)

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  4. che belli i tuoi lavori! Complimenti!

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  5. quando la natura ispira vengono sempre fuori delle cose piacevolissime

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    1. Non posso che essere d'accordo Carmine! La natura è la migliore artista che ci sia, una maestra adorabile ed imbattibile!

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