FIORI E MARINAI

A volte è solo un modo di dire o un preconcetto, altre volte è proprio vero, perchè un fondo di verità sta in ogni racconto: il marinaio aveva una donna in ogni porto. Tutte sognavano almeno per qualche tempo il suo ritorno ma alcune si stancavano presto di aspettare, desiderando un marito così ben piantato a terra da profumarne. Quasi tutte attendevano almeno una volta il realizzarsi di quel sogno ma prima o poi il canto di un bel gallo le svegliava e quando il marinaio tornava le trovava maritate. Lui non ne rimaneva deluso, non era stupido, sapeva di non poter promettere né pretendere nulla, quindi faceva un brindisi alla nuova famiglia e il volto di lei diventava un caro ricordo.
Alcune donne invece non smettevano mai di sognare, magari ingannavano l'attesa con qualche giovanotto della loro terra ma amavano continuare ad aspettare il ritorno dell'amante portato dal mare.

Il marinaio lasciava che le cose andassero come dovevano, non illudeva con false promesse o doni ammalianti, era un uomo semplice e voleva godersi la vita senza inutili complicazioni e sapeva certe azioni la complicano sempre. Volle fare un solo dono in tutta la vita, qualcosa di bello e semplice come i suoi sentimenti: delle piantine fiorite, una ad ognuna delle sue amate. Non voleva prendere moglie (che vita avrebbe offerto, sempre lontano? E come decidere quale gli andasse meglio delle altre, potendo passare pochissimo tempo con ognuna di esse?) ma era sinceramente affezionato a tutte, perchè sapeva riconoscere ed apprezzare quello che ognuna aveva di speciale rispetto alle altre e un fiore gli pareva il perfetto simbolo delle loro storie, fragili ma deliziose.

"Fiori e marinai" / matite su carta

Certe piantine appassirono presto, trascurate da quelle che decidevano di prendersi cura di marito e figli, iniziando così a trascurare il simbolo di un sogno che quasi non riuscivano più a credere d'aver potuto fare. Altre piantine e altri amori continuarono a rifiorire, alcuni sembravano durare la vita intera ma vivere porta sempre a dei cambiamenti...


Un giorno il marinaio cominciò a sentire il peso degli anni, capì che presto avrebbe abbandonato la vita in mare e iniziò a chiedersi quale terra gli sarebbe più piaciuta per approdare e passare la vecchiaia. Quando decise che quello successivo sarebbe stato l'ultimo anno da marinaio volle salutare una ad una le donne che ancora lo sognavano, racconando della sua decisione. Il brusco risveglio fece arrabbiare la maggior parte di esse: lo cacciarono accusandolo ingiustamente d'averle ingannate, gettavano i bei fiori con rabbia e lui se ne andava dispiaciuto, mentre avrebbe voluto assaporare l'ultimo saluto con malinconia ma amando appassionatamente, per portare con sè solo tanti bei ricordi. Alcune asserivano freddamente "lo sapevo" ma era solo un apparente orgoglioso contegno, in realtà sacacciavano in un attimo ogni bel pensiero e chiedevano al marinaio di andarsene subito, con la scusa di non volere nemmeno un ultimo bacio perchè sarebbe stato un addio troppo intenso da sopportare. Ma lui si voltava dopo qualche passo e vedeva anche queste correre a liberarsi rabbiosamente della piantina, trasformando i bei sogni in un incubo da dimenticare. Il marinaio era pentito della sua scelta di dichiarare l'ultimo saluto ma continuò a dirlo a tutte, trattando ognuna allo stesso modo delle altre, come aveva sempre fatto.

Giunse infine al porto dell'ultimo addio, poi si sarebbe imbarcato su una nave diversa dal solito, verso una nuova rotta, verso una nuova terra, verso un nuovo, definitivo approdo.
Già dal porto vedeva la casa dell'amata, con la bella piantina fiorita alla finestra. Si chiese, un po' prendendosi in giro e un po' sconsolato, se stavolta gli avrebbero fatto male solo le orecchie per gli insulti o anche la testa, per l'ennesimo vaso lanciatogli contro!
Subito la donna si preoccupò, vedendo nel volto del marinaio un'espressione che non aveva mai notato. Lui le spiegò quanto oramai si sentisse stanco e desideroso di fermarsi a terra, perciò quella era l'ultima volta che il mare li faceva incontrare. Le disse tutto mentre l'abbracciava, sperando così di evitare l'ennesimo sguardo che si riempiva di risentimento. Ma una volta ascoltato quel che c'era da ascoltare lei volle perdersi più di ogni altra volta negli occhi di lui, per infiniti attimi, sorridente anche se infinitamente triste. Si abbandonarono ad un altro lungo abbraccio, poi lei andò a prendere il vaso fiorito e un altro vuoto che riempì con la terra del suo giardino, divise la piantina in due e ne mise una metà nel nuovo vaso, per donarlo a lui. Gli disse "Portala con te, nella tua nuova dimora, così anche se non ci vedremo più avremo un dolce pensiero ogni volta che ce ne prenderemo cura e ogni volta che vedremo sbocciare un fiore sarà come ricevere un bacio".
Passarono insieme ogni momento possibile, attendendo il giorno in cui la nave che avrebbe portato il marinaio per sempre lontano sarebbe partita.

Del marinaio non si hanno più avuto notizie, non si ha idea di dove sia approdato, se in una terra accogliente o se sia invecchiato solo e intristito da rimorsi e rimpianti. A dirla tutta, non si sa nemmeno se dal porto di qull'ultima amata sia mai salpato...

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L'immagine è la conclusione del "Work In Progress" di qualche post fa ed è nata per una richiesta: il soggetto centrale potrebbe diventare un tatuaggio, di cui non so le motivazioni. Il racconto è nato a disegno finito, per la voglia di dare un mio personale significato all'immagine. Spero che qualcuno l'abbia letto con piacere!

Arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!

Anna
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Commenti

  1. Da qualche mese avevo attivato l'interfaccia commenti di Google+ ma dopo vari disguidi (non mi arrivavano le notifiche dei commenti, ho visto tutti gli arretrati oggi per caso, inoltre l'interfaccia google+ non permetteva commenti a chi non avesse un profilo google+) sono tornata alla vecchia interfaccia blogger, cosa che ha provocato l'eliminazione dei commenti fatti nel frattempo. Li trascrivo qua di seguito, mi dispiaceva troppo che svanissero nel nulla!


    Carla Colombo
    Sei particolarmente espressiva nel tuo modo di creare. Originale e fantasiosa. ciaoo

    Anna Bernasconi
    Grazie Carla, gentilissima, ciaaaaaaaaao!


    LUCIA P
    già forse in realtà non è mai più ripartito ..... miagolii floreali

    Anna Bernasconi
    Chissà Lucia, se qualcuno lo scopre ce lo faccia sapere! Ma anche no, evviva i misteri... ;) Ciao miagolosa!

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  2. Bel racconto finalizzato in un bel disegno, tutto davvero molto piacevole. Ciao - buona giornata.

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  3. Complimenti per il racconto.
    Saluti a presto.

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  4. Ma come fanno i marinai!?! ;)

    Bel racconto e bel disegno! Non amo i tatuaggi (non su di me, quanto meno) ma credo che questo sarebbe davvero perfetto a questo scopo!

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    Risposte
    1. Alfa, nemmeno io amo l'idea di farmi un tatuaggio... Magari dobbiamo ancora vivere l'avventura che ci farà venire voglia di farne uno heheheh... Altrimenti... Pazienza, siamo affascinanti anche così, al naturale! :D

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    2. Porterò pazienza! ;)

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