Solido rifugio
Ha costruito la casa lui stesso, utilizzando vecchi vestiti, giochi ed ogni altro oggetto gli sia stato utile in passato. Li ha modellati col pensiero dei propri sogni e ha usato come cemento gli insegnamenti appresi da varie esperienze.
Tra un'esperienza e l'altra l'esserino si rintana, osservando le novità che cercano di entrare. Alcune sono frecce che vogliono ferirlo: dovrà imparare a combatterle e dopo averle spezzate potrà usarle per rendere la casa ancora più solida. Altre sono bastoni che bussano alla porta: se li accoglierà diventeranno buoni sostegni per camminare verso nuovi sogni.
Qualcuno dirà che l'esserino perde troppo tempo a pensare. Io credo ci siano due modi di farlo: c'è chi riflette (spesso utile) e chi rimugina (sempre dannoso). C'è una bella differenza, no? Chi ha tempo da perdere... ci pensi su!
Arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!
Anna
P.S. L'immagine di questo post fa parte di una mia storia che, più o meno, parla di quello che ho raccontato qua sopra.
ciao, capito sul tuo blog per la prima volta! complimenti mi pèpiacciono i tuoi disegni ;)
RispondiEliminaCiao Robs, benvenuta tra i miei post!
RispondiEliminaHo fatto subito un salto velocissimo da te, tornerò a curiosare con più calma... a presto!
...l'esserino scopre ed impara giorno per giorno, attraversando le quotidiane piccole esperienze della vita - costruendo e rafforzando sempre più il proprio indispensabile nido interiore...
RispondiEliminaGrandeCIAO :))
luciana - comoinpoesia
.
Alla metafora del rifugio, sicuramente cara ad ogni montanaro, possiamo aggiungere quella di Schiller sul sentiero.
RispondiEliminaInfinito sotto di me vedo l'etere, e sopra infinito,
guardo in su con vertigine, in giù con timore.
Ma tra l'eterna altezza e il baratro eterno
un sentiero protetto accompagna sicuro il viandante.
ciao a presto sui ns Blog
Luciana: vicine anche se dalle sponde di due laghi diversi!
RispondiEliminaSilenzi d'Alpe (Andrea, giusto?): vicini anche con parecchio dislivello!
Autobiografico???? Un abbraccio lungo tutto il fine settimana, a te ed all'esserino!
RispondiEliminaChe storia dolce... mi è piaciuta moltissimo!
RispondiEliminaGrazie 1000BOLLE, sono davvero felice che vi sia piaciuta! :D
RispondiEliminaFATA BISLACCA: beh sì, direi che è abbastanza autobiografico... anche se un pizzico di fantasia si infila automaticamente! Come nelle storie di fantasia ci infilo sempre un appiglio alla realtà.
Un abbraccione e se anche in Svizzera c'è il sole ci aspetta un buon week end!
Deve essere una storia interessante.
RispondiEliminaSulla differenza tra riflettere e rimuginare sono completamente d'accordo.
Il rifugio....per me significa molte cose e moltissimi ricordi e mi riporta sempre....in montagna!
RispondiEliminaciaooooo
Un solido rifugio, in cui riparare quando le avversità della vita di colpiscono da tutte le parti.
RispondiEliminalo sogno anch'io!
Alfa: a me piace un sacco. Modestamente! Ma c'è ancora qualche punto da sistemare, poi chissà...
RispondiEliminaTy: e beh, non potrebbe essere altrimenti!
Errante: per un "errante" ci vuole un pratico rifugio da viaggio... per fortuna un rifugio mentale è facile da portare con se!
Le tue sono storie piacevoli da leggere e ottime per riflettere e, senza rimuginare, dico che come sempre la verità sta nel mezzo: riflettere va bene, ma talvolta riflettere troppo a lungo può farci perdere qualcosa o qualcuno e può , il più delle volte, risultare dannoso.
RispondiEliminaE dopo questi pensierini profondi della notte, concludo e ti lascio un :o)
riflettere è produttivo ed è utile farlo prima di commettere errori...
RispondiEliminarimuginare, invece, mi sa di perdere tempo a pensare agli errori già commessi e non sempre è possibile tornare sui propri passi ;-)
buon proseguimento
^______________^